venerdì 26 agosto 2016

MINI-RECENSIONE: IL PESO DELLA FARFALLA


Buonsalve miei amici elfici!
In questa torrida giornata di agosto, sono qui per parlarvi di un libro che ho letto verso la fine di giugno e che mi è parecchio piaciuto!








RECENSIONE:





Titolo: Il peso della farfalla
Titolo originale: Il peso della farfalla
Autore: Erri De Luca
Genere: romanzo 
Data di pubblicazione: 2009
Pagine: 70
Prezzo: 9,90 (edizione in foto)









COSA NE PENSO (pensieri sfusi)




Il mio amore per Erri De Luca, ad essere sinceri, è una cosa ereditaria. Mia madre ha sempre adorato questo autore e mi ha sempre parlato con grande ammirazione del suo stile. 

"Poesia, pura poesia"; così mi ha detto e continua a ripetermi. E, sapete una cosa? Ha ragione da venderne! Di De Luca, prima de "Il peso della farfalla" avevo letto solo "I pesci non chiudono gli occhi" che mi era piaciuto, ma onestamente non comprendevo tutto quell'entusiasmo che caratterizzava i discorsi di mia madre. Ora so, ora capisco.







"Il peso della farfalla" non è un libro sconvolgente, non è un libro destabilizzante, non è un libro pesante. 
Oh, no. 
E’ un libro leggero, soffice, sensibile in tutta la sua violenza. 

Così, come il volo di una farfalla.


Il peso della farfalla è un libro che non toccherà la tua razionalità, non la tua emotività; ma solleticherà la tua anima. E’ un libro che ti porta ad essere solo, solo con te stesso, con una natura che è insita nella parte più intima dell’uomo.

Tra le righe incisive ed efficacemente prosate di De Luca (poesia, pura poesia) trasuda una stanchezza profonda. Una stanchezza dovuta alla vita che passa, all’insensata rincorsa di obiettivi irraggiungibili, a tutti i sacrifici che la vita ti richiede, dandoti poco e niente in compenso. 
No, aspetta. 
Dandoti la vita in compenso. 

La vita che sembra sempre poco, sempre niente e invece è tutta là. Nella lotta per l'esistenza, nel sangue, nel continuo movimento di corpi avidi di vita, nell'immobile fissità di una natura perfetta, nella bellezza; bellezza che è arte, arte che è vita.

Perché anche nell'attimo in cui tutto sembra finire, soccombere di fronte al peso immane di un’esistenza alacremente combattuta, anche in quel momento, la bellezza si spalanca, si esplicita, si manifesta, in un battito d’ali.


In una farfalla bianca, a posarsi sul cupo scempio, a rendere bella, bellissima, anche la morte.



Seppur brevissimo, per me se li merita tutti questi 4 Loki e mezzo, amici.



     4 e mezzo su 5




5 su 5




3 su 5



Insomma, direi che lo consiglio un po' a tutti, anche perché è una lettura molto veloce.

Voi l'avete letto? Che ne pensate?



With a lot of muffins,



Prongs


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