mercoledì 27 agosto 2014

Recensione "La Cattedrale del mare" e buondì!



































Heila’ miei adorati booklovers!
Oggi volevo parlarvi di un libro che ho terminato di leggere poco tempo fa. Sto parlando de “La Cattedrale del mare” di Ildefonso Falcones.
So che è un libro molto conosciuto e anche non proprio nuovo, tuttavia non avevo ancora avuto modo di leggerlo, e ora che l’ho fatto ho voglia di parlarvene.


TITOLO: La Cattedrale del mare
AUTORE: Ildefonso Falcones
PAGINE: 644
CASA EDITRICE: Longanesi
PREZZO: (di copertina) 19,60 
TRAMA:
"Barcellona, XIV secolo. Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera, gli occhi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poichè la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Arnau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno..."



LA MIA RECENSIONE: 
Se prenderete fra le mani questo volume di Ildefonso Falcones, fate attenzione perché vi ritroverete catapultati senza nessuna mediazione nella Barcellona medioevale. Tutto a un tratto sarete circondati da odori, colori e persone di quell’epoca. Le parole vi trascineranno dritte sulla spiaggia della città, all’ombra della cattedrale di Santa Maria del Mare.


Il libro di Falcones tratta la storia di Arnau Estanyol in un modo che ti permette di inquadrare i sentimenti, i pensieri e la vita quotidiana del protagonista in un contesto storico ben preciso, descritto con precisione. Il racconto tratta tutti i temi caratteristici del periodo storico e affronta ogni situazione attraverso la figura del bastaix Arnau. E’ un libro che parla di religione, di guerra, di politica, di amicizia, di passione, tradimento e amore.

Personalmente ho trovato che fosse un libro ben scritto e sicuramente una bella storia. Tuttavia, come sempre quando si raccontano storie in cui è così importante il contesto storico, si rischia in molti periodi di diventare un po’ pesanti.

 La storia di Arnau è stata coinvolgente, potevo rendermi conto della crescita del personaggio. Un personaggio al quale mi sono addirittura affezionata, perché l’autore me l’ha fatto conoscere da quando era solo un bambino, in fuga fra le braccia del padre. 


 I personaggi erano ben costruiti, ciascuno con una propria personalità e una propria storia. I luoghi suggestivi e vivi; senza dilungarsi in inutili e prolisse descrizioni, Falcones è riuscito ad evocare tutti gli aspetti tipici di Barcellona, a far percepire la maestosità della cattedrale di Santa Maria, fondamentale nella vita di Arnau perché in quel luogo troverà la Madonna, la Vergine Maria che adotterà come madre e  che lo guiderà poi nelle vicende successive.


La Madonna, che lo aiuterà anche in un altro aspetto della sua vita: l’amore. Arnau infatti, sposato alla devota e dolce Maria, cederà di fronte alla bellezza e alla passione di Aledis, suo primo giovane amore. Si renderà poi conto delle sue azioni e l’amore e l’affetto di Maria lo riporteranno ad essergli fedele. E poi ci sarà Mar, la cui storia con Arnau rappresenterà l’amore più vero, forse non il più giusto come nel caso di Maria, ma sicuramente quello scaturito dall'anima.
Perciò, l’aspetto che più o apprezzato in questo romanzo credo sia stata proprio l’ambientazione suggestiva che si ricrea attorno al lettore e il rapporto che questo instaura con il protagonista. Ma, nonostante ciò, non posso dire di aver amato ogni parte di questo romanzo. Frequentemente si creavano degli spazi in cui la narrazione si fermava, e diventava veramente difficile proseguire. In alcuni capitoli mi sembrava di leggere un manuale di storia medioevale, e una volta ho dovuto addirittura interrompere la lettura.

In conclusione, ho trovato questo romanzo abbastanza interessante e ben fatto, anche se talvolta un po’ lento. Mi sento di consigliarlo a coloro che non accusano una lettura pesante, quelli che sono soliti leggere quei “mattoni” che non appassionano tutti.

Ai divoratori di libri che non si spaventano davanti alle seicentotrentaquattro pagine di storia medievale e romanzo che si mescolano in questo romanzo.


LA MIA VALUTAZIONE:






Voto medio: 3,7 (su 5)
Consigliato:

With a lot of muffins,
James!


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