venerdì 4 settembre 2015

#4 DAY OF MOVIES: Città di carta

Buon pomeriggio, miei booklovers! 

Vi state godendo questi ultimi giorni di vacanza?
Io sono ancora abbastanza sommersa dai compiti *sob*



Però, ieri sera sono fuggita al cinema armata di popcorn, per vedere questo nuovo attesissimo film. E se non avete letto il titolo potete indovinarlo tranquillamente. Sto parlando di Paper Towns, ovviamente! 


#4 DAY OF MOVIES



Titolo: Città di carta (Paper Towns)
Regista: Jake Schreier
Genere: drammatico, sentimentale
Anno di uscita nelle sale: 2015
Tratto da un romanzo? Yup, "Città di carta" di John Green
Lingua originale: Inglese
Durata: 91 minuti


Il cast:        
Nat Wolff (Quentin Jacobsen)
Cara Delevingne (Margo Roth Spiegelman)
Austin Abrams (Ben Starling)
Justice Smith (Radar Lincoln)
Halston Sage (Lacey Pemberton)





TRAMA:
Città di carta è la storia di Quentin e della sua enigmatica vicina di casa Margo, amante del mistero al punto da diventarlo lei stessa. Dopo averlo trascinato in un'unica notte di avventure in giro per la città, Margo scompare improvvisamente lasciando degli indizi che Quentin dovrà decifrare. La ricerca porterà Quentin e i suoi amici attraverso un'avventura che sarà al tempo stesso commovente e divertente. Infine, sulle tracce di Margo, Quentin troverà la consapevolezza del significato di vera amicizia e vero amore.












COSA NE PENSO (recensione/pensieri):


«Mi stava per scoppiare il cuore!»
« È questo che dovresti provare per tutta la vita!»

Questo. Questo è quello che mi è arrivato dritto al cuore dopo aver visto «Città di carta».

Bisogna osare. Bisogna rischiare. Bisogna viverla questa fottuta vita, assaporarne ogni minimo istante, vedere tutto, provare…sentire tutto! 
Perché il tempo scappa via veloce, ma niente ci impedisce di rincorrerlo. Possiamo inseguirlo, e nel mentre prendere tutto quello che c’è di bello da prendersi! Perché questa vita e questo mondo faranno anche schifo (colpa nostra), ma ci sono anche tantissime cose meravigliose.

 Il trucco sta nell’accorgersene. Nello svegliarsi la mattina e fermarsi un secondo a osservare la bellezza del sole che si fa spazio tra le nuvole, la sensazione di libertà che ti da il vento fra i capelli, l’erba bagnata sotto i piedi, l’odore del mare e quello del caffè, il sorriso di una persona che ami, i brividi quando esci dalla doccia e senti le gocce d’acqua scenderti lungo la schiena. 
Tutte quelle piccole cose, quelle piccole sensazioni che rendono una vita degna di essere vissuta. Quelle piccole cose che la maggior parte delle volte passano inosservate, si danno per scontate, sembrano insignificanti e invece sono quelle che ti fanno sentire vivo.
Io voglio tutto. Voglio prendermi tutto, te lo giuro. Voglio sentire sulla pelle ogni sensazione, voglio provare ogni cosa che mi faccia sentire viva, qui e ora. Io la amo, la vita.

-Dalla cartella «pensieri sfusi» di Prongs, maggio 2014


Forse non mi crederete, ma questo è davvero preso da quella cartella. Ogni tanto sento il bisogno di scrivere qualcosa e ho tipo mille file in quella cartella, che risalgono anche a molti anni fa. Quando ieri sera ho visto sullo schermo questo film, ha iniziato a riaffiorare il ricordo di quel giorno, poco più di un anno fa, in cui ho deciso che non avrei sprecato la mia vita ad essere succube di una monotona e piatta quotidianità. Che avrei voluto viverla, questa vita. Questa è una cosa che ho sempre pensato. 
E molti mi guardano con tenerezza e mi dicono che sono ancora giovane e per questo mi è concesso coltivare questi sogni, ma che se non mi do una regolata la realtà finirà per darmi una bella batosta quando inevitabilmente mi ci andrò a schiantare contro. Ma io non ci credo. Finchè sarò in grado di sognare, non smetterò mai di cercare di rendere la mia vita spettacolare.

Ma ora stiamo uscendo fuori tema. Non sono qui per parlarvi della mia vita (anche se adoro gli scambi blogger-lettori).

Torniamo al film.

Città di carta. 

Questo è quello che Margo pensa della sua città.
Di carta. Fragile. Finta. 
Come le cosiddette «città di carta» che i cartografi inseriscono nelle mappe per evitare il plagio. Città inesistenti, come le persone che vi abitano.

Con la sua audacia e intraprendenza, Margo è entrata presto a far parte della vita di Quentin, suo vicino di casa e perdutamente innamorato di lei fin da bambino. Entrando di notte dalla sua finestra, la Margo bambina lo ha coinvolto nelle sue mille avventure. E Quentin l’ha sempre seguita, affascinato dal mistero che la sua stessa persona costituiva. Fino a quando il rifiuto di lui di immischiarsi in una faccenda un po’ troppo grossa per un ragazzino, non li allontana per nove lunghi anni. Nulla da fare, una frase come «non voglio guai» Margo non può proprio sentirsela dire.

Nove anni.
È molto tempo, le cose cambiano.

Quentin ha degli amici e dei progetti per il futuro. Margo è alla costante ricerca di sè stessa, afferrando curiosa ogni cosa che la vita le offre, senza sapere quello che le aspetterà domani. Alla fine del liceo i due sembrano più diversi che mai, eppure Quentin continua a guardarla dalla finestra della sua camera, ancora affascinato dalla misteriosa Margo, che ogni tanto fugge per mesi senza dire a nessuno dove vada. 

D’altronde «bisogna perdersi per trovare sè stessi».

E poi, una notte, la storia si ripete. Dopo nove anni senza quasi mai rivolgersi la parola, Margo entra dalla finestra di  Quentin, trascinandolo in una notte di divertimento e avventure, trascinando anche lo spettatore in una corsa incalzante. E alla fine ci si ritrova tutti e tre a ridere e col cuore che batte forte: tu, Margo e Quentin. Sì, perché ti senti un po’ partecipe di quel momento di puro divertimento. E allora sul serio ti viene voglia di osare, di correre, di rischiare!



E poi, Margo scompare.
Via, sarà un’altra delle sue fughe temporanee? Questa volta Quentin crede che ci sia qualcos’altro sotto.
E piano piano scopre che Margo si è lasciata dietro qualche indizio, come molliche di pane. Quentin non ha dubbi: è arrivata infine l’ora di buttarsi per davvero. Buttarsi senza sapere come andrà a finire, lasciandosi sorprendere dalla vita.


Con le persone più importanti della sua vita, i suoi amici, partirà per cercare Margo. E sarà durante il viaggio che capirà davvero che la vita può essere spettacolare, se sai accorgertene.

Una storia d’amore? No, non solo.
«Città di carta» è una storia di mistero, di vita, di amicizia, di avventura. È un invito a cogliere le occasioni, ad apprezzare ciò che si ha, a lottare per ciò che si vuole.

Ho guardato questo film che ero un po’ curiosa, un po’ riluttante. Chi mi segue da un po’ di tempo, forse sa che già in qualche altro post avevo espresso la mia opinione riguardo lo scrittore John Green che non amo molto, perciò ero molto molto curiosa di vedere questo film!
Non ho letto il libro, proprio perché non avevo apprezzato John Green precedentemente. Il mio problema con John (che tra l’altro trovo simpaticissimo) è proprio il suo stile. Voglio dire, le trame dei suoi libri mi sembrano sempre molto coinvolgenti e originali, ma il suo modo di scrivere, non so…non riesce a comunicarmi nulla. So che ci sono moltissime persone che lo adorano come scrittore almeno quanto io adoro la Rowling o quel panzone di Martin, perciò vi prego di non offendervi se dico questo.

Dunque, sono andata al cinema piuttosto incuriosita e devo dire che il film mi è piaciuto molto! L’ho trovato coinvolgente, ovviamente la trama era molto affascinante e come ho spiegato prima, condivido pienamente il messaggio che vuole mandare. L’ambientazione era molto particolare e adatta alla storia e ho apprezzato anche la scelta del cast. E poi è un film che fa ridere! Ci sono scene comiche durante tutta la durata del film, per lo più offerte dai due migliori amici di Quentin, Radar e Ben. Ma una delle cose che mi ha colpita di più, è stato che i produttori sono stati capaci di circondare ogni cosa all’interno del film stesso con un aura di mistero che ho poi associato alla figura stessa di Margo. Come se il film stesso fosse alla ricerca di una sua vera e propria forma, proprio come Margo.

È stato un effetto che ho molto apprezzato!
E in più, anche la colonna sonora (by Ryan Lott) mi è piaciuta molto, tanto che ho deciso di lasciarvi qualche pezzo. 

Le interpretazioni di Cara Delevingne e Nat Wolff sono state eccellenti. Perfettamente adatti ai propri personaggi, non sembrava nemmeno che stessero recitando!



La cosa che ha lasciato molti un po’ perplessi è stato il finale, che confonde un po’ le idee ma che secondo me accentua quella «aurea di mistero» di cui parlavo sopra e che quindi non mi è dispiaciuto poi molto.

Cosa ne pensate? Avete visto il film? Commentate, esprimendo la vostra opinione su tutto e se vi va raccontandomi anche qualcosa di più personale, di ciò che pensate ! 


Prongs



8 commenti:

  1. Ehilà!
    Anche io ho visto da poco Città di carta :3
    Avevo letto il libro, quindi sapevo già che storia fosse, e nonostante ciò sono rimasta positivamente colpita dal film, anche se mi sanguinano ancora le orecchie per come hanno letto “Ed Sheeran (dai, Sheeràn non sta né in cielo né in terra ahah) e per il finale che bleah.
    Però il cast era perfetto secondo me, soprattutto Quentin e Radar e… Si, anche Margo anche se la Delevingne non mi sta proprio simpaticissima.
    Ad Agosto, però, ho visto anche altri film, alcuni migliori e altri peggiori… Se vuoi sapere quali ti lascio il link del post in cui oltretutto recensisco brevemente Città di Carta :3 : Raggywords: Movie Time Agosto *-* .
    Scusa per l’eventuale spam indesiderato,
    _Rainy_

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  2. Hey! AHAHAHAHAHAH io sono letteralmente VOLATA dalla poltrona del cinema quando ho sentito quel Sheeràn. Cioè, andiamo! È peggio di Tobias, cioè "TOBAIAS" di Divergent AHAHAHAHAH
    Il finale è un po'...boh. Come se avessi avuto l'impressione che il film dovesse ancora continuare.
    Nessuno spam! Mi fa sempre piacere quando mi consigliate pagine e cose su cui poter fangirlare *^*
    Appena posso, vado a dare un'occhiata!

    A presto :33
    Prongs

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    1. Grazie mille :3
      Anche "TOBAIAS", in effetti, è un caso eclatante di sanguinamento orecchie ahah

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  3. Ei ciao! Ho appena scoperto il tuo blog grazie al link party del blog Loving books e mi piace tantissimo. Ho letto Città di carta ma non sono ancora andata a vedere il film che da quanto ho capito è abbastanza simile al libro (per una volta...) e mi incuriosisce sapere il finale dato che tutti dicono che è diverso. Mi piacerebbe se passassi sul blog che ho aperto da poco con una mia amica, ecco il link: http://inthelandoflostdreams.blogspot.it/
    Ciao!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Macciao Shaireen! Benvenuta nell'Arena, tributo! No, dai, non siamo così violenti qui. (Tranne in caso di babbani, mondani, mortali, goblin, abitanti di Capitol e feccia simile)

      Sono passata subito da voi e mi sono unita ai lettori fissi :3
      Città di carta devi andare a vederlo perché è davvero molto carino!

      Muffin oggi, muffin domani, muffin per sempre!
      Prongs

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    2. Ciao!!! grazie per essere passata, anche io sono passata sul tuo blog ed è davvero... divertente e molto, molto curato. Insomma, se non si è capito mi è piaciuto un sacco
      A presto :)

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